Eugenio Guarascio dona 5 mila mascherine al servizio sanitario pubblico. “Ne usciremo, ma per ripartire occorre visione ecosostenibile dell’economia”.

Una donazione di 5 mila mascherine agli ospedali della sanità pubblica. Il nobile gesto del Presidente Guarascio è il segno dell’imprenditoria che fa la differenza.

“Ho fortemente voluto questa iniziativa, – le parole di Eugenio Guarascio – mosso dalle cronache di questi interminabili giorni: personale sanitario in prima linea sprovvisto dei dispositivi di protezione individuale necessari a potersi difendere e a poter fare il proprio preziosissimo lavoro. Non ci ho pensato un attimo ed insieme alla Lega Calcio di serie B abbiamo donato 5mila mascherine a chi ne aveva più bisogno: il nostro personale medico e paramedico”.

“Stiamo attraversando un momento molto delicato per il nostro Paese ma non solo, per tutto il mondo. Il nostro ruolo di imprenditori deve far leva sul senso di responsabilità  sociale percè solo attraverso l’esercizio di questa responsabilità  possiamo proteggere e proteggerci da questo spaventoso nemico invisibile”.

“Lo scenario che ci si spalanca di fronte è quello di un momento di difficile flessione economica, un problema davvero grandissimo. Il mio augurio è che gli scienziati di tutto il mondo si uniscano nella ricerca di un vaccino efficace, fino a quel momento dobbiamo rivedere il nostro modo di stare al mondo, noi così abituati alla condivisione: nei cinema, nelle discoteche, negli stadi”.

“Dovremo imparare nuove strade, nuove economie perchè si possano registrare le giuste produttività . Dico ai miei colleghi imprenditori di resistere, il nostro innato ottimismo e la nostra buona lena ci porteranno sicuramente ad uscire da questo terribile momento. Il segreto sarà  sicuramente incentivare lo sviluppo ecosostenibile, l’economia circolare, le rinnovabili”.

“L’ecosostenibilità è la chiave di volta. Digitalizzazione e consumi di prossimità  saranno le direttrici di un’economia declinata al futuro. Il mondo ci chiede un nuovo modo di fare industria. Allora il mio augurio per il futuro lo condenso così: sanità  pubblica, efficiente per tutti. E che non accada di nuovo che non esista una fabbrica nazionale che produca dpi.” conclude Guarascio.

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